Wednesday 18 May 2011

Requiem for a Dream

Ed ecco a voi: il post che cerca di fare il vago, ma e' un annuncio pubblico nella rete.
Succede che ci si senta sconvolti per una notizia inaspettata. Una cattiva, di quelle che ti lasciano a meta' tra il "ma dai, pure la morte di Michael Jackson sembrava uno scherzo" e il "..." Letteralmente ...
Fluttui tra la consapevolezza della realta' e la distanza che ti separa dall'apprendere un dato di fatto ineluttabile, orribile. Succede che ricevi un' email in cui, nell'oggetto, ti si consiglia caldamente di "metterti seduta". Oddio.
Qualcuno si sposa? Un altro pupo in arrivo? Beccato il Jolly al Superenalotto? No.
Leggi le parole e non comprendi bene. La prima sensazione e' che i pensieri sembrano essersi fermati, anzi no, sono fermi, in stand-by. Un torpore ti cala sulla testa e tutto si fa ovattato, mentre lo stomaco, l'unica parte di te che non si fa fregare, si contorce.
Leggi di un nome, una persona che conosci. O meglio, conoscevi molti anni fa, quando avete passato intere estati assieme al vostro gruppo di amici comuni, una banda di adolescenti sfigati, e interi inverni a giocare a Dungeons & Dragons, lui l'Elfo e io il Bardo Mezz'Elfo, o andare al cinema in tre, tu, lui e l'altro, il giorno di San Valentino perche', si sa, l'altra meta' del cielo e' ancora lontana. Pomeriggi infiniti a suonare i Guns'n'Roses, Ligabue e i Litfiba alla chitarra, e cantare a squarciagola parole che riflettevano cuori infranti e amori impossibili. Feste improvvisate in cui si aspettavano trepidanti i balli lenti per potersi abbracciare un po', sempre facendo i vaghi. Leggi, piu' avanti, che uno di questi elementi che costituiscono i pilastri dei tuoi ricordi piu' belli improvvisamente e' venuto a mancare, e non per volere della natura, no. Per scelta.

Non e' stato un incidente di macchina, la collera divina o una bomba a portarcelo via, no. Ha deciso lui. Cosi', senza neanche avvisare. Non che si fosse piu' in contatto, certo. Qualche sporadico messaggio su Facebook. Il venire a sapere, tramite amici comuni, che lui di certo non e' piu' lo stesso. Anzi, e' un po' strano. Si cresce, si cambia, ci si dimentica gli uni degli altri.
E mentre i ricordi tornano a galla l'uno dopo l'altro viene da pensare ma come, non sapeva? Non sapeva che c'era comunque qualcuno a cui avrebbe potuto rivolgersi, prima di commettere una simile sciocchezza? Forse sapere che per qualcuno, in un tempo passato ma comunque per sempre, sei stato importante, sarebbe servito? Nella testa mi scorrono le immagini di tutte le pagine dei diari scolastici che ho riempito. Il disegno della casetta di Biancaneve con tutti e sette i nani dentro che mi cade addosso il giorno che ho saputo che lui si era messo con un'altra. Si, ero una fumettara, e pure con un certo talento, se me lo consentite, ma poi ho smesso. Una buona occasione per riderci sopra andata sprecata.
Ricordo che mi diceva spesso, per prendersi gioco di me, "mi preoccupi fortemente!" Credo sia stata l'ultima cosa che gli ho detto quando mi ha chiesto di presentarlo a una mia ex compagna di classe vista su Facebook. Mi scrisse anche di "stare con i piedi per terra", e in questo gli ho dato retta. Ho smesso di sognare cose impossibili, e mi sono afferrata a quanto di reale mi passava davanti, riuscendo a catturarlo.
E ora sale una rabbia che non ti spieghi.
Sai che passera', "in fondo vi eravate persi di vista", ma "dei se e ma son piene le fosse". Appunto.
Il mio augurio e' che trovi comunque la sua strada, ovunque sia.